I globuli bianchi (leucociti) sono delle cellule del sistema immunitario che proteggono l’organismo da minacce esterne e malattie infettive. I leucociti sono prodotti dal midollo osseo e presenti nell’organismo, in quantità maggiori nel sangue e nel sistema linfatico.
I globuli bianchi sono caratterizzati da un nucleo e rappresentano l’1% del volume del sangue, a differenza dei globuli rossi che ne rappresentano circa il 40%, tuttavia, entrambi gli elementi sono indispensabili per la vita di un essere umano.
Possiamo notare 5 tipologie diverse di leucociti, che si caratterizzano a seconda della loro funzione e della morfologia: i granulociti, i neutrofili, gli eosinofili, i basofili, i linfociti, i linfociti B, i linfociti Te Natural Killer, i monociti.
Può accadere che quando si effettuano le analisi del sangue è possibile riscontrare che il valore dei leucociti è più alto del normale. In questo articolo vedremo nel dettaglio cosa fare se si presentano i globuli bianchi alti, quando preoccuparsi e quali sono i valori normali dei leucociti.
Leucocitosi: che cos’è e quando preoccuparsi
Quando si riscontrano dei valori dei globuli bianchi significativamente alti, il fenomeno prende il nome di leucocitosi e indica che il sistema immunitario combatte contro un’infezione in corso e cerca di difendersi. Al contrario, un’analisi del sangue può riscontrare anche un fenomeno di leucopenia, che indica l’indebolimento delle difese immunitarie.
I valori di riferimento possono cambiare in base a numerosi fattori, tra cui i principali sono legati all’età, al sesso del paziente e alla presenza di eventuali condizioni patologiche. Per questo motivo, è fondamentale interpretare i risultati delle analisi del sangue assieme al proprio medico.
Quando si assiste ad un fenomeno di leucocitosi, significa che nel sangue sono presenti una quantità di globuli bianchi in eccesso, che possono segnalare un processo infiammatorio di origine infettiva o la presenza di altre patologie.
I valori normali per gli adulti, in genere, non superano mai i 10.500 – 11.000 leucociti per microlito di sangue, a eccezione di soggetti con patologie pregresse che richiedono un maggiore sforzo da parte del sistema immunitario.
Le tipologie di leucocitosi
Ci sono specifici sottogruppi di leucocitosi che possono determinare le cause dell’aumento dei globuli bianchi:
- Neutrofilia: quando si assiste all’aumento dei neutrofili che, in genere, rappresentano il 70% dei globuli bianchi in circolazione nel corpo. In questo caso, le principali cause possono essere le infezioni batteriche acute di natura non infettiva o necrotica.
- Linfocitosi: un aumento dei linfociti che, in condizioni normali, sono presenti per il 20-40%. Questo fenomeno avviene in presenza di infezioni acute di origine vitale o batterica, in presenza di infezioni croniche di origine batterica.
- Eosinofilia: un aumento degli eosinofili, che in un corpo sano rappresentano dall’1% al 6% dei globuli bianchi circolanti. Il fenomeno può essere causato da condizioni allergiche o dalla presenza di malattie parassitarie. Ci sono anche altri fattori più gravi che possono causare l’eosinofilia, tuttavia, tutte le cause richiedono ulteriori analisi specifici da svolgere per permettere ai medici di poter effettuare una diagnosi.
- Monocitosi: il fenomeno avviene quando si assiste ad un aumento dei monociti e può essere causato dalla presenza di infezioni croniche o malattie infiammatorie intestinali.
- Basofilia: un aumento dei basofili che, solo raramente, si presenta in forma isolata. I basofili, in genere, rappresentano dallo 0,01% allo 0,03% dei globuli bianchi in circolazione.
Tutti i fenomeni di leucocitosi appena descritti non rappresentano degli elementi che, presi singolarmente, permettono ai medici di poter diagnosticare un problema di salute. Tuttavia, rappresentano una solida base da cui partire per poter approfondire un eventuale problema con altri esami diagnostici, prescritti e analizzati sempre da un medico generale o specializzato.
