Frasi famose sulla MORTE

Quel che si chiama una ragione per vivere è anche un’eccellente ragione per morire.
(Albert Camus, Il mito di Sisifo, 1942)

Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere.
(Albert Einstein)

La nostra morte non è una fine se possiamo vivere nei nostri figli e nella giovane generazione. Perché essi sono noi: i nostri corpi non sono che le foglie appassite sull’albero della vita.
(Albert Einstein)

La vita e la morte confluiscono in uno e non c’è né evoluzione né destino, soltanto essere.
(Albert Einstein)

Altri aforismi famosi di Einstein

Succede sempre così, anche per coloro di cui nessuno pensò mai ad occuparsi viventi, nell’attimo della morte c’è un istante di attenzione.
(Aldo Palazzeschi)

È poco probabile che tutto finisca con la morte, perché sarebbe troppo comodo cavarsela così a buon mercato.
(Alessandro Morandotti)

Che cosa è la morte per me? Un grado di più nella calma, e forse nel silenzio.
(Alexandre Dumas [padre])

La morte è spaventosa, ma ancor più spaventosa sarebbe la coscienza di vivere in eterno e di non poter morire mai.
(Anton Čechov)

La morte, raggiungila con tutti i tuoi appetiti, e il tuo egoismo e tutti i peccati capitali.
(Arthur Rimbauld)

La morte, mistero inesplicabile, di cui un’esperienza quotidiana sembra non avere ancora convinto gli uomini.
(Benjamin Constant)

Tre persone possono tenere un segreto, se due di loro sono morte.
(Benjamin Franklin)

Giù giù, in fondo al cuore, non crediamo alla nostra estinzione; in qualche modo ci aspettiamo di essere presenti, a osservare quello che succederà ai posteri.
(Bernard Berenson, Tramonto e crepuscolo, ultimi diari 1947-1958)

Non morirei mai per le mie opinioni: potrei avere torto.
(Bertrand Russell)

La morte è il riposo, ma il pensiero della morte è il disturbatore di ogni riposo.
(Cesare Pavese)

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
(Cesare Pavese)

I migliori fra gli uomini non possono cambiare il proprio destino: i buoni muoiono presto e i cattivi tardi.
(Daniel Defoe)

La morte magra e seria ha nella voce / un’armonia che pure io gusto tutta / ma il mondo grasso l’ha scomunicata / e la disprezza.
(Dino Campana, da Quaderno, Il tempo miserabile consumi)

La morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro.
(Emil Cioran)

La morte è uno stato di perfezione, il solo alla portata di un mortale.
(Emil Cioran)

Se la morte non fosse una forma di soluzione, i viventi avrebbero trovato un modo qualsiasi di aggirarla.
(Emil Cioran)

Sui frontoni dei cimiteri si dovrebbe incidere: “Niente è tragico. Tutto è irreale”.
(Emil Cioran, L’inconveniente di essere nati, 1973)

La morte è più forte dell’amore, è una sfida all’esistenza.
(Émile Zola)

La morte non costituisce nulla per noi, dal momento che il godere e il soffrire sono entrambi nel sentire, e la morte altro non è che la sua assenza.
(Epicuro, citato da Diogene Laerzio, Vite dei filosofi)

La morte non è nulla per noi, giacché quando noi siamo la morte non è venuta, e quando è venuta non siamo più.
(Epicuro)

L’uomo muore, sempre, prima di essere nato del tutto.
(Erich Fromm, Dalla parte dell’uomo)

Morire è tremendo, ma l’idea di dover morire senza aver vissuto è insopportabile.
(Erich Fromm, Dalla parte dell’uomo)

Così dunque si muore, tra bisbigli che non si riesce ad afferrare.
(Ernest Hemingway)

In qualunque luogo ci sorprenda la morte, che sia la benvenuta.
(Ernesto Che Guevara)

Se io muoio non piangere per me, fai quello che facevo io e continuerò vivendo in te.
(Ernesto Che Guevara, attribuito)

Gli uomini temono la morte come i bambini temono il buio; e come quella paura naturale nei bambini è accresciuta da fole e racconti, così è dell’altra.
(Francesco Bacone, Saggi, 1597-1625)

Affrontare lietamente la morte è segno di profondissima felicità; affrontarla tremando è segno di intima fragilità.
(Francesco Petrarca, Familiares, XXII, 12)

Spero che la morte mi colga mentre sono intento a leggere o a scrivere, o, se a Dio piacerà, mentre prego e piango.
(Francesco Petrarca, Lettera al Boccaccio)

Vado a cercare un gran forse.
(François Rabelais, ultime parole pronunciate in punto di morte, attribuito)

La morte è bella, è la nostra amica; ma non la riconosciamo perché ci si presenta mascherata, e la sua maschera ci spaventa.
(François-René de Chateaubriand, Memorie d’oltretomba, 1849)

Finché ho un desiderio, ho una ragione per vivere. La soddisfazione è la morte.
(George Bernard Shaw)

E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?
(Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987)

I fatti sono cocciuti, la morte il più cocciuto dei fatti.
(Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987)

La morte naturale non esiste: ogni morte è un assassinio. E se non si urla, vuol dire che si acconsente.
(Gesualdo Bufalino, Diceria dell’untore, 1981)

Morire. Non fosse che per fregare l’insonnia.
(Gesualdo Bufalino, Il malpensante, 1987)

La morte è un mostro che caccia dal gran teatro uno spettatore attento, prima della fine d’una rappresentazione che lo interessa infinitamente.
(Giacomo Casanova, Storia della mia vita)

Chi ha il coraggio di ridere, è padrone degli altri, come chi ha il coraggio di morire.
(Giacomo Leopardi, Zibaldone di pensieri)

Due cose belle ha il mondo: amore e morte.
(Giacomo Leopardi, Canti XVII, Consalvo)

La morte non è male: perché libera l’uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l’uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza.
(Giacomo Leopardi, Pensieri, VI)

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Pare che l’essere delle cose abbia per suo proprio ed unico obbietto il morire. Non potendo morire quel che non era, perciò dal nulla scaturiscono le cose che sono.
(Giacomo Leopardi, Operette morali, Cantico del gallo silvestre)

Credo che sia l’anima a distaccarsi per prima, lei comincia il cammino a ritroso della morte; il corpo la segue e lo completa.
(Gina Lagorio)

Se ne dicono tante / Si dice, anche, / che la morte è un trapasso. / (Certo: dal sangue, al sasso.)
(Giorgio Caproni, da Il franco cacciatore, Cianfrogna, 1982)

La morte / si sconta / vivendo.
(Giuseppe Ungaretti)

Sono più le persone disposte a morire per degli ideali, che quelle disposte a vivere per essi.
(Hermann Hesse)

La morte è un sonno senza sogni e forse senza risveglio.
(Honoré de Balzac)

Non mi piace che si finga di sprezzar la morte; la legge principale è saper sopportare quanto è inevitabile.
(Honoré de Balzac)

Temere la morte è far professione d’ateismo.
(Honoré de Balzac)

Altre frasi di Honoré de Balzac

La vita è il carro di Dio e la morte è solo l’ombra della sua frusta.
(Isaac Bashevis Singer)

La morte, il grande misfatto.
(Italo Svevo)

La morte è come un pescatore che pigli il pesce nella rete e per un po’ lo lascia in acqua; il pesce nuota ancora, ma ha tutt’intorno la rete, e il pescatore lo tirerà su, quando gli sembrerà opportuno.
(Ivan Turgenev)

O morte, ti rendiamo grazie dei lumi che spandi sulla nostra ignoranza; tu sola ci convinci della nostra bassezza, tu sola ci fai conoscere la nostra dignità.
(Jacques Bénigne Bossuet)

Morire sarà una sgradevole grande avventura.
(James Matthew Barrie)

Quanto v’è di certo nella morte è un po’ mitigato da quanto v’è d’incerto: è un indefinito nel tempo, che ha in sé qualche cosa dell’infinito e di ciò che chiamiamo eternità.
(Jean de La Bruyère)

Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi è triste e vorrebbe vivere ma sa di dover morire.
(Jim Morrison, attribuito)

Ogni morte d’uomo mi diminuisce, perché io partecipo dell’umanità; e dunque non mandare mai a chiedere per chi suona la campana: suona per te.
(John Donne, Devozioni)

La morte è un’usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare.
(Jorge Luis Borges)

Ci può essere in un uomo una esperienza, una pena, un pensiero, uno stato d’animo per cui la morte, infine, è soltanto una formalità.
(Leonardo Sciascia)

La morte del corpo non è la fine dello spirito, ma solo una tappa del viaggio, come quando nei tempi andati si cambiava diligenza.
(Louis Bromfield)

La morte è una cosa rapida, chiara, che non ammette compromessi.
(Louis Bromfield)

Il pensiero della morte ci inganna, perché ci fa dimenticare di vivere.
(Luc de Clapiers de Vauvenargues)

Noi pensiamo alla morte come a qualcosa che sta davanti a noi, mentre in gran parte è già alle nostre spalle: tutta l’esistenza trascorsa è già in suo potere.
(Lucio Anneo Seneca)

Vivere, è nascere in continuazione. La morte non è altro che l’ultima nascita.
(Marcel Jouhandeau, Riflessioni sulla vecchiaia e la morte, 1956)

L’idea che si morirà è più crudele del morire, ma meno dell’idea che un altro sia morto.
(Marcel Proust)

Noi diciamo la morte per semplificare, ma ce ne sono quasi quante le persone.
(Marcel Proust)

Non disprezzare la morte ma accoglila di buon grado perché anch’essa è un ente tra quelli che natura vuole.
(Marco Aurelio)

Chiunque abbia vissuto abbastanza a lungo da capire che cos’è la vita, sa quale immenso debito di gratitudine abbiamo con Adamo, il primo grande benefattore della nostra razza. Lui portò la morte nel mondo.
(Mark Twain, Wilson lo Zuccone)

Tutti dicono: “Com’è duro dover morire”. Una strana lagnanza, da parte di gente che ha dovuto vivere.
(Mark Twain, Wilson lo Zuccone)

La morte sorride a tutti, un uomo non può far altro che sorriderle di rimando.
(Massimo Decimo Meridio [Russell Crowe], Film: Il gladiatore, 2000)

La morte è una delle componenti dell’ordine dell’universo.
(Michel de Montaigne)

Perché temi il tuo ultimo giorno? Esso non contribuisce alla tua morte più di ciascuno degli altri.
(Michel de Montaigne)

Non è, come alcun crede, morte il peggio.
(Michelangelo Buonarroti)

Si muore una volta sola, e per tanto tempo!
(Molière)

La morte può essere l’espiazione delle colpe, ma non può mai ripararle.
(Napoleone Bonaparte)

Morire non è nulla, ma vivere sconfitto e senza gloria, è un morire ogni giorno.
(Napoleone Bonaparte)

Fra tutti gli eventi che costituiscono la biografia di una persona, non ce n’è uno […] con cui il mondo si riconcili così facilmente come la sua morte.
(Nathaniel Hawthorne)

La consapevolezza della morte ci incoraggia a vivere.
(Paulo Coelho)

Morte è il velo che i viventi chiamano vita; / dormono, e il velo si solleva.
(Percy Bysshe Shelley, Prometeo liberato)

Muore bene chi muore bene amando.
(Pierre de Ronsard)

La morte dei giovani è un naufragio, quella dei vecchi un approdare al porto.
(Plutarco)

La pallida morte batte con egual piede alle capanne dei poveri / e alle torri dei re.
(Quinto Orazio Flacco)

Siamo tutti sospinti verso una stessa meta.
(Quinto Orazio Flacco)

La morte non è l’ultima verità. Ci sembra nera, così come il cielo ci sembra azzurro, ma non tinge di nero l’esistenza più quanto l’azzurro celeste macchi le ali dell’uccello.
(Rabindranath Tagore)

La morte è il lato della vita rivolto altrove da noi, non illuminato da noi.
(Rainer Maria Rilke)

La morte scredita. Il massimo successo è sopravvivere.
(Saul Bellow, Le avventure di Augie March, 1953)

E poi morire non è niente, è finire di nascere.
(Savinien Cyrano de Bergerac, La morte di Agrippina, tragedia, 1654)

La morte è l’una o l’altra di due cose. O è un annullamento e i morti non hanno coscienza di nulla; o, come ci vien detto, è veramente un cambiamento, una migrazione dell’anima da un luogo ad un altro.
(Socrate)

Quando la morte si presenta con la sua faccia scarna e truculenta, non la si considera senza timore. Ma quando, per burlarsi degli uomini che si vantano di burlarsi di lei, avanza camuffata […], allora siamo presi da un terrore senza fondo.
(Søren Kierkegaard)

Una morte è una tragedia, un milione di morti è statistica.
(Stalin)

La morte con tutta probabilità è la più grande invenzione della vita. Spazza via il vecchio per far spazio al nuovo.
(Steve Jobs)

La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive.
(Thomas Mann)

La morte sai che è? È na livella.
(Totò)

Morte, tu mi darai fama e riposo.
(Ugo Foscolo, Sonetto, Il proprio ritratto)

Ed è il pensiero / della morte che, in fine, aiuta a vivere.
(Umberto Saba)

Bisogna veramente che l’uomo muoia, perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore.
(Vittorio Alfieri)

La morte è questo: la completa uguaglianza degli ineguali.
(Vladimir Jankélévitch)

La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande.
(Vladimir Vladimirovič Nabokov)

Un sillogismo: gli altri muoiono; ma io / non sono un altro; dunque io non morirò.
(Vladimir Vladimirovič Nabokov)

La morte è il male più grande, perché recide la speranza.
(William Hazlitt)

Morire per dormire. Nient’altro. E con quel sonno poter calmare i dolorosi battiti del cuore, e le mille offese naturali di cui è erede la carne! Quest’è una conclusione da desiderarsi devotamente. Morire per dormire. Dormire, forse sognare.
(William Shakespeare, Amleto, Atto II, Scena I [Amleto])

Quando muoiono i mendicanti non si vedono comete per il cielo! Ma tutto questo proclama, bensì, col fuoco, la morte dei principi.
(William Shakespeare, Giulio Cesare, Atto II, Scena II [Calpurnia])

Quando sono sopraffatto dalle preoccupazioni, ripenso a un uomo che, sul suo letto di morte, disse che tutta la sua vita era stata piena di preoccupazioni, la maggior parte delle quali per cose che mai accaddero.
(Winston Churchill)

D’altra parte, se vogliamo vedere il lato positivo, morire è una delle poche cose che si possono fare stando sdraiati.
(Woody Allen, Getting Even, 1971)

Meglio essere vigliacchi per un minuto che morti per il resto della vita!
(Woody Allen)

Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede.
(Woody Allen)

Non voglio raggiungere l’immortalità con il mio lavoro. Voglio arrivarci non morendo.
(Woody Allen)

Sono sempre ossessionato dal pensiero della morte: v’è una vita nell’aldilà? E se c’è, mi potranno cambiare un biglietto da cinquanta?
(Woody Allen, Citarsi addosso)

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